Come scegliere l’amministratore di condominio ?
L’Amministratore di Condominio: Cosa fa, quando è obbligatorio e come sceglierlo
L’amministratore condominiale è una figura professionale riconosciuta dalla legge che ha a suo carico responsabilità civile e penale nei confronti del condominio. Il suo ruolo è quello di coordinare gli inquilini di uno stabile, gestendo i beni comuni e dando esecuzione alle delibere dell’assemblea condominiale.
Quando è obbligatorio l’amministratore di condominio?
Secondo l’art. 1129 c.c. tale figura è obbligatoria “Quando i condomini sono più di otto […]”; nel caso in cui l’assemblea non dovesse provvedere a nominarne uno (persona fisica o società), la sua nomina sarà “[…] fatta dall’autorità giudiziaria su ricorso di uno o più condomini o dell’amministratore dimissionario.”
Come scegliere l’amministratore di condominio?
Spesso capita di trovare amministratori poco professionali nella gestione dei condomini. Come fare quindi per non rischiare di incappare in questi casi? Una volta capito quando è obbligatorio l’amministratore di condominio è fondamentale sapere come sceglierlo. Ecco di seguito i 7 punti che un condomino deve verificare prima di affidare l’incarico ad un amministratore:
- Attenzione ai requisiti di legge!
La legge 220/2012 è molto chiara nello stabilire i requisiti per diventare amministratore. Tra questi troviamo l’obbligo di diploma di scuola superiore, la frequenza di un corso di formazione base e relativi aggiornamenti annuali (un minimo di 15 ore annuali, secondo il D.M. 140) e la fedina penale pulita.
- Amministratore certificato.
A causa della mancanza di un albo professionale, secondo la Legge 4 del 2013 la regolamentazione di tale lavoro avviene tramite il rilascio di una certificazione di conformità. Quest’ultima viene rilasciata dalle associazioni di categoria (A.N.A.C.I., A.I.A.C., ecc.), che si assumono la responsabilità di attestare i requisiti del richiedente.
- Consulenza fidata.
Essere amministratore porta ad entrare in contatto con svariati campi tecnici, spaziando dall’architettura alla giurisprudenza. Non potendo l’amministratore essere onnisciente, deve avvalersi di un team di specialisti fidati per svolgere al meglio il suo lavoro.
- More than a manager.
Risparmio energetico, sicurezza, ristrutturazioni…quanti problemi può avere un solo condominio! Ma ecco che subentra l’amministratore – manager che, con le sue capacità manageriali, riesce a gestire il condominio senza troppi problemi!
- Diffida di chi dice: “faccio tutto a mano”
Le conoscenze informatiche sono indispensabili all’amministratore per far fronte alle attuali procedure contabili e amministrative. Usare software dedicati (uno fra tanti: Danea), e gestire un sito web sono capacità essenziali per la sopravvivenza nella giungla burocratica.
- L’associazione conta…tanto!
Verificare che l’amministratore sia iscritto ad un’associazione di categoria è importante. L’associazione è un canale utilissimo del quale l’amministratore si avvale per avere accesso ad aggiornamenti professionali obbligatori, certificazioni e consulenze specializzate.
- Call me…maybe
Ecco il test finale, ma non meno importante. È importante verificare che dopo la nomina, il professionista apponga la targa all’esterno del condominio, con nomi, recapiti telefonici ed associazione di categoria, grazie alla quale i condomini possono reperirlo facilmente.
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